Nell'anno finanziario 2020-2021 le entrate fiscali indirette dell'India sono aumentate del 12% raggiungendo i 10,7 trilioni di rupie (142 miliardi di dollari), il che può rivelarsi un fattore importante per il bilancio del governo nell'anno della pandemia di Covid-19, in considerazione della sua potenziale influenza negativa sull'economia. I dati dimostrano come l'aumento delle tasse derivi principalmente dall'aumento delle accise, dalla riscossione dell'imposta sui servizi derivante dall'aumento dei prelievi sui prodotti petroliferi e dall'aumento della riscossione dei debiti pregressi.

Secondo l'ultimo rapporto del governo, le entrate doganali sono aumentate del 21%, mentre quelle dovute alle maggiorazioni sui prelievi per il carburante sono aumentate del 59% nell'anno finanziario 2020-2021. La tassa su beni e servizi (GST) è stata l'unica voce di entrata che ha visto una diminuzione dell'importo raccolto rispetto all'anno scorso (-8,5%). La diminuzione delle entrate della GST è in gran parte attribuita alla riduzione dell'attività economica dell'India in seguito all'epidemia di Covid-19.

Inoltre, considerando un aumento delle entrate fiscali dirette di quasi il 5%, le autorità hanno realizzato maggiori entrate rispetto a quanto previsto nel Budget dell'Unione presentato all'inizio di febbraio 2021: entrate che saranno molto utili per arginare gli effetti della pandemia di Covid-19. Le autorità si aspettavano un deficit fiscale del 9,5% del PIL nell'anno finanziario 2020-2021, e le loro stime si basavano su una minore raccolta di tasse e su maggiori spese per mitigare gli effetti della pandemia. Tuttavia, con il miglioramento delle entrate fiscali, il deficit fiscale potrebbe essere inferiore alle previsioni.

Come indicato da Ajit Kumar, presidente del Central Board of Indirect Taxes and Customs, i settori che hanno sperimentato la più forte ripresa economica dopo l'anno scorso sono stati quello automobilistico, chimico, elettronico, dei metalli e del cemento. Gli economisti prevedono un'enorme crescita (circa l'11%) nell'anno finanziario che inizia il 1° aprile e un aumento degli investimenti diretti esteri in India.

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