Domenica 19 marzo 2023, nella città vietnamita di Hanoi, si è tenuto il 25° Vietnam Business Forum 2023, durante il quale il Ministro Dung ha annunciato una modifica e un'integrazione del Decreto 152 sui lavoratori stranieri in Vietnam. Il Governo nazionale, attraverso il suo Ministro, ha già autorizzato l'entrata in vigore della modifica per il secondo semestre dell'anno.
Sia l'emendamento che l'integrazione avranno l'effetto di alleggerire le restrizioni per il rilascio dei permessi di lavoro, oltre a prevedere un decentramento per le agenzie correlate. Le categorie che beneficeranno maggiormente della nuova regolamentazione saranno gli esperti e i dirigenti stranieri, ma avrà comunque un impatto generale sulla semplificazione delle norme sui visti per gli stranieri.
La manodopera straniera sarà quindi incoraggiata, soprattutto con l'obiettivo di attrarre talenti, investitori e professionisti dall'estero. Con la pandemia finalmente alle spalle, il Paese sta tentando di far ripartire l'economia aprendosi a un mercato più internazionale.
In precedenza, la Camera di Commercio Europea in Vietnam, attraverso la voce del suo Presidente Gabor Fluit, aveva espresso preoccupazione per la normativa locale, affermando che, a causa di diversi trasgressori, le regole erano state gradualmente rafforzate e che avrebbe auspicato un graduale allentamento della politica in materia.
La normativa attualmente in vigore, infatti, è stata percepita come troppo rigida per gli stranieri che investono o lavorano nel Paese da anni, i quali si sono visti rifiutare il rinnovo del permesso di lavoro per minori questioni burocratiche o che hanno atteso fino a 3 mesi per riceverne uno nuovo – senza dimenticare alcune procedure supplementari per le quali i tempi possono allungarsi fino a 6 mesi. Anche l'inefficienza delle agenzie per i visti è stata oggetto di critiche, spingendo gli investitori a ricorrere a soluzioni più costose per le questioni relative ai visti propri e dei propri dipendenti, come ad esempio richiedere l'assistenza di avvocati.
Un altro argomento affrontato durante il Forum è l'inclusione di un'imposta globale minima sulle società da applicare in Vietnam, che dovrebbe essere prevista per legge nell’imminente futuro. A partire dal prossimo anno, anche altri Paesi potrebbero cercare di imporre un'imposta sul reddito delle società (Corporate Tax) globale minima del 15%.
Secondo Dang Ngoc Minh, Vice Presidente del Dipartimento Generale delle Imposte, il Vietnam ha osservato attentamente le attività degli altri Paesi a tal proposito e il Governo vietnamita ha formato un gruppo di lavoro composto da funzionari di ministeri, agenzie e imprese per assistere le imprese straniere.
In primo luogo, sulla base del quadro dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), il Vietnam imporrà alle imprese la Corporate Tax più bassa del mondo. Nel medio termine, il Ministero delle Finanze proporrà l'adozione di politiche fiscali favorevoli per finanziare corsi di formazione del lavoro, incoraggiando al contempo la crescita eco-sostenibile e la tutela dell'ambiente.
Il Primo Ministro Chinh ha dichiarato che quest'anno il Governo emanerà specifiche normative basate sulle pratiche e lezioni apprese dalle esperienze di altri Paesi; aprirà, inoltre, la strada alle imprese straniere per operare in Vietnam e offrire di più al Paese senza compromettere i loro vantaggi.
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