Due società straniere hanno trasferito il capitale in una società cinese, pensando inizialmente di poter "fare fortuna in silenzio", fino a che l'ufficio delle imposte è venuto a bussare alla porta, chiedendo milioni di tasse arretrate! Oggi approfondiremo le "bollette fiscali nascoste" che i grandi operatori esteri incontrano quando hanno a che fare con trasferimenti di capitale in Cina.
Supponiamo che la società tedesca A trasferisca il suo capitale nella società B di Shanghai alla società C di Singapore. Quali imposte sono coinvolte in questo "accordo transfrontaliero"?
1. Imposta sul reddito delle imprese: il tipo di imposta con l'importo più elevato coinvolto
• Aliquota fiscale: predefinita 10%, ma i trattati fiscali Cina-Germania e Cina-Singapore possono offrire aliquote preferenziali del 5%-7% (è necessario presentare un "certificato di residenza fiscale").
• Chi paga: la società tedesca A è il contribuente e deve richiedere la registrazione temporanea come contribuente sulla piattaforma di servizi e-tax cinese, quindi presentare e pagare l'imposta.
Curiosità: spesso, se l'accordo di trasferimento del capitale non specifica chi si fa carico delle imposte, il cedente e il cessionario dovranno negoziare ulteriormente. Pertanto, per proteggere gli interessi di entrambe le parti, si consiglia di indicare chiaramente la responsabilità del pagamento delle imposte quando si redige l'accordo di trasferimento del capitale.
2. Imposta di bollo: una bolletta fiscale più piccola
• Aliquota fiscale: 0,05%
• Chi paga: teoricamente, la società A e la società C pagano ciascuna la metà, ma poiché l'importo è solitamente basso, il cedente spesso si assume la responsabilità dell'obbligo di dichiarazione in Cina e lo paga tutto.
3. Trattati fiscali: cedole fiscali nascoste
• Se la società tedesca A detiene oltre il 25% del capitale nella società di Shanghai B per più di 12 mesi, potrebbe essere idonea per "l'esenzione dalle plusvalenze" (ai sensi del trattato fiscale Cina-Germania).
• Se la società di Singapore C fosse una "società fantasma" (senza operazioni commerciali sostanziali), l'ufficio delle imposte cinese potrebbe non riconoscere i vantaggi del trattato fiscale!
⚠️ Notifica di fallimento: una certa società fittizia di Hong Kong ha dichiarato di avere diritto a un'aliquota fiscale del 5%, ma è stata smascherata dall'ufficio delle imposte per "nessun dipendente e nessun ufficio", con conseguenti tasse arretrate e sanzioni!
Caso di studio:
La società D di Dubai ha venduto la sua quota in una società tecnologica di Pechino alla società E delle Cayman per 1 RMB (valutazione effettiva di 100 milioni di RMB). L'ufficio delle imposte è intervenuto direttamente:
• Fase 1: ha valutato il reddito di trasferimento in base alla quota di attività nette, chiedendo 8 milioni di RMB di tasse arretrate!
• Fase 2: ha imposto una sanzione aggiuntiva di 2,4 milioni di RMB perché la società E non ha trattenuto l'imposta!
• Risultato: il proprietario della società D si è lamentato, "Se solo avessi consultato un commercialista in Cina prima!"
Conclusione:
"I trasferimenti di azioni tra società estere che coinvolgono entità cinesi possono sembrare 'gratuiti', ma in realtà sono pieni di 'insidie nascoste'! Invia questo articolo ai titolari di attività transfrontaliere intorno a te e ricorda loro di:
✅ Controllare prima i trattati fiscali per evitare di perdere i vantaggi!
✅ Confermare gli eventuali obblighi di ritenuta alla fonte per evitare pesanti sanzioni!
✅ Assumere un consulente fiscale in Cina: è 10 volte più economico che pagare le tasse arretrate in seguito!"
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