Nelle attività imprenditoriali, regalare ai clienti è una pratica di marketing comune, specialmente in occasione di festività tradizionali come il "Dragon Boat Festival". Tuttavia, in queste occasioni, le aziende devono prestare particolare attenzione agli aspetti fiscali e contabili per garantire la conformità normativa. Questo articolo illustra come le imprese dovrebbero gestire IVA, IRES e IRPEF quando offrono buoni regalo ai clienti.
Gestione IVA
Quando un'azienda acquista buoni regalo da offrire alla propria clientela, la prima questione da affrontare è la gestione dell'IVA. Secondo la normativa cinese attualmente in vigore, se l'acquisto dei buoni regalo avviene per scopi diversi dalla rivendita (ad esempio per promozioni o regali), l'IVA a credito non è detraibile. Pertanto, l'azienda deve assicurarsi che il fornitore emetta una fattura IVA ordinaria (普通发票) piuttosto che una fattura IVA speciale (专用发票). Inoltre, questa spesa può essere inserita tra le spese aziendali di rappresentanza, soggetta al limite deducibile del 60% o allo 0,5% del fatturato annuo.
Trattamento Contabile
Acquisto dei buoni regalo:
Debito: Conti anticipati – Buoni Regalo
Credito: Altre Fatture Passive, Depositi bancari
Regalo ai clienti:
Debito: Spese di Vendita – Spese di Rappresentanza
Credito: Conti Prepagati – Buoni Regalo
Gestione IRES (Imposta sul Reddito d'Impresa)
Ai fini IRES, la cessione dei buoni regalo è qualificata come spesa deducibile. Secondo la "Legge sull'Imposta sul Reddito d'Impresa della Repubblica Popolare Cinese", le spese di rappresentanza di entità fondata possono essere dedotte prima della determinazione del reddito imponibile entro certi limiti, soggetta ad un limite deducibile pari al 60% del totale o 0,5% del fatturato annuo.
È importante che tali spese siano giustificate da documenti validi e regolari, ossia fatture e descrizioni dettagliate della spesa. Per dimostrarne la fondatezza, l'azienda dovrebbe anche conservare contratti, accordi ed altra documentazione di supporto, utili in caso di controlli successivi.
Gestione IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche)
Per quanto riguarda l'IRPEF, poiché i buoni regalo costituiscono un vantaggio diretto per i clienti in quanto persone fisiche, sorge la questione della dichiarazione fiscale. In generale, però, i clienti non forniranno i propri dati identificativi per ricevere un buono regalo. In tal caso, quando l'azienda effettua la dichiarazione dei redditi nella sezione "Redditi Occasionali" (偶然所得) del sistema telematico fiscale, non sarà possibile inserire le informazioni anagrafiche del destinatario richieste dall'Agenzia delle Entrate. La soluzione più pratica è optare per la "Dichiarazione Aggregata" (汇总申报), così da adempiere agli obblighi fiscali senza dover richiedere dati personali ai clienti. Va precisato che la dichiarazione aggregata nasce proprio dai casi in cui le aziende distribuiscono regali a numerosi soggetti senza poter acquisire i dati identificativi di ognuno. Se questa funzione non è ancora attiva, occorre richiederne l'abilitazione presso l'ufficio fiscale locale.
Conclusione
In sintesi, quando si offrono buoni regalo ai clienti, oltre a selezionare il regalo adatto ed esprimere gratitudine verso la clientela, è fondamentale non trascurare la conformità fiscale e contabile. Comprendendo e seguendo attentamente le regole sopra descritte, le aziende possono evitare potenziali rischi e rafforzare le relazioni con la clientela. Allo stesso tempo, si raccomanda anche di rivolgersi ad un professionista contabile per assicurarsi che tutte le procedure siano conformi alle ultime normative vigenti.
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