Le esportazioni cinesi sono aumentate del 3.5% in aprile, superando ampiamente le aspettative di un calo del 15.7%
2020-05-12

Le esportazioni cinesi denominate in dollari sono aumentate inaspettatamente ad aprile, ma le importazioni sono diminuite nello stesso mese, in quanto le restrizioni ai movimenti per contenere l'epidemia di coronavirus sono diminuite.


Secondo i dati dell'Amministrazione Generale delle Dogane rilasciati la scorsa settimana, le esportazioni sono aumentate del 3,5% rispetto a un anno fa, mentre le importazioni sono diminuite del 14,2% nello stesso periodo.

Gli economisti si aspettavano che le esportazioni sarebbero diminuite del 15,7% in aprile rispetto all'anno precedente, mentre le importazioni sarebbero diminuite dell'11,2% rispetto all'anno precedente.

A marzo, le esportazioni cinesi sono diminuite del 6,6% rispetto a un anno fa, mentre le importazioni sono scese dello 0,9% nello stesso mese.


Il surplus commerciale della Cina per il mese di aprile è stato di $45,34 miliardi, rispetto ai $6,35 miliardi previsti dagli economisti. La Cina ha registrato un avanzo commerciale di $19,9 miliardi per il mese di marzo.

Il surplus commerciale della Cina in aprile è stato il più elevato da dicembre dello scorso anno, quando il surplus era di circa $47 miliardi.


In vista del rilascio dei dati, Liu Li-gang, chief economist per la Cina presso Citigroup, ha dichiarato che le esportazioni mediche del Paese sono probabilmente aumentate ad aprile, poiché sono stati spediti molti prodotti sanitari nel resto del mondo.

"Il valore nella prima parte di aprile era già molto elevato", ha detto Liu alla CNBC prima che i dati ufficiali fossero pubblicati.


Anche gli economisti di Nomura hanno evidenziato, in un'analisi dei dati doganali pubblicata la scorsa settimana, un aumento delle esportazioni di forniture mediche antivirali, con il valore delle esportazioni di tali articoli che e’ passato da circa 1 miliardo di yuan ($141 milioni) tra il 1° aprile e il 10 aprile, a oltre 3 miliardi di yuan ($423 milioni) a fine aprile.

Le esportazioni di tali forniture mediche – che includono 27,8 miliardi di maschere e 130 milioni di tute protettive – sembra abbiano influito sulla crescita delle esportazioni dei mesi di marzo e aprile per ben il 2,7%.

Anche le fabbriche, in questi mesi, stavano probabilmente gestendo gli ordini in arretrato, contemporaneamente al graduale rientro al lavoro dopo il lungo blocco iniziato a fine gennaio.

"Tuttavia, questo sostegno dovrebbe presto svanire, con gli esportatori che difficilmente saranno immuni dal forte rallentamento dell'attività globale ancora a lungo", ha affermato Julian Evans-Pritchard, senior economist cinese presso Capital Economics. La domanda globale probabilmente rimarrà debole per mesi, ha aggiunto.


Gli analisti di Nomura hanno anche affermato che la crescita delle esportazioni di aprile non e’ sostenibile e probabilmente diminuirà significativamente a maggio e giugno.

Due sondaggi sul Purchasing Manager’s Index manufatturiero hanno mostrato che l'attività è stata debole nel mese di aprile a causa del calo degli ordini di esportazione.


Le imprese cinesi stanno riaprendo e stanno tornando al lavoro al ridursi del numero giornaliero di nuovi casi di coronavirus nel paese.

Tuttavia, la situazione rimane grave nel resto del mondo con oltre 3,74 milioni di persone infette finora, secondo i dati condivisi dalla Johns Hopkins University. Molte economie si sono fermate a causa di lockdown prolungati, con un conseguente impatto sui consumi e la domanda.


Anche se sembra che la Cina si stia lasciando alle spalle la pandemia, con il turismo interno che ha ripreso durante le vacanze della primo maggio, rimangono ancora importanti sfide per quanto riguarda la domanda, ha affermato Helen Qiao, responsabile per l’Asia presso BofA Securities.

C'è effettivamente una domanda latente che potra’ tornare ad esprimersi ora, all’indomani del lockdown; tuttavia, bisogna tenere in conto delle famiglie a basso reddito, che sono state colpite molto di più dalle restrizioni al movimento, ha detto Qiao alla CNBC la scorsa settimana prima del rilascio dei dati.


Anche la spesa per servizi e; inferiore ad un anno fa. "Le persone si sentono probabilmente un po' preoccupate o nervose ad andare nei centri commerciali, a cenarci, a fare passeggiato, o a mandare i propri figli ai centro di istruzione extracurriculare per la lingua inglese, ecc.", ha detto Qiao.

Ci sono anche preoccupazioni sull'attuale contrapposizione politica tra Cina e Stati Uniti in merito alla pandemia da coronavirus, con il presidente Donald Trump che minaccia ulteriori tariffe sulla Cina come ritorsione a causa dell'epidemia.

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