Italia: Agevolazioni per Industria 4.0 (2022 – 2025)
2022-09-07

L’industria 4.0 è da alcuni anni al centro della trasformazione economica e insieme alle tecnologie ad essa collegate si sono rivelate fondamentali per contrastare la crisi causata dalla pandemia Covid-19 e serve soprattutto per accompagnare le imprese nel processo di innovazione tecnologica e di sostenibilità ambientale.

In Italia è stato varato, per la prima volta, nel 2016 un piano governativo che ha poi subito evoluzioni e revisioni fino ad arrivare all’attuale piano nazionale della Transizione 4.0 che incentiva l’innovazione e l’Industria 4.0 concedendo agevolazioni fiscali in forma di credito d’imposta con aliquote diverse a seconda delle varie categorie di beni materiali e immateriali.

A disciplinare il credito d’imposta per gli investimenti nei campi ricerca e sviluppo, innovazione e transizione ecologica è la Legge di Bilancio 2022, che ha rinnovato una serie di bonus e incentivi dedicati alle imprese per sostenere il mondo produttivo, definendo anche le tempistiche e il tetto massimo dei vari investimenti. Inoltre, stabilisce che:

  • Le aliquote per l’acquisto dei beni strumentali 4.0 (Allegato A, legge 11 dicembre 2016, n. 232), dal 2022 fino al 31 dicembre 2025, sono state ribassate con percentuali variabili in base all’investimento e quindi sono riconosciuti i seguenti crediti d’imposta:

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  • Per i beni strumentali immateriali, (software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni)  connessi a investimenti in beni materiali “Industria 4.0” (Allegato B, legge 11 dicembre 2016, n. 232)sono agevolabili anche le spese sostenute con servizio di cloud computing per la quota spettante alle competenze. Il credito d'imposta è applicabile fino al 2026, ma con aliquote differenti a seconda degli anni:

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  • Ai beni strumentali immateriali che non sono ricompresi nell’Allegato B, nel 2022, viene applicato un credito d’imposta del 6% purché il tetto massimo delle spese non superi il milione di euro.


Il credito d'imposta a favore degli investimenti in ricerca e sviluppo, beni strumentali e formazione 4.0, introdotto dalla Legge di Bilancio 2022 in sostituzione dell’iper-ammortamento e super-ammortamento, può essere utilizzato solamente in compensazione e viene divisa in tre quote annuali dello stesso importo, a decorrere dall’anno di avvenuta interconnessione dei beni.

Sono ammesse nell’agevolazione le imprese appartenenti al territorio statale a prescindere dalla tipologia e dal settore economico, incluse le imprese agricole, marittime, i soggetti con regime forfettario e gli esercenti arti e professioni. Escludendo però tutte le imprese con sanzioni interdittive, in stato di liquidazione, fallimento, concordato preventivo senza continuità aziendale o soggette ad altri tipi di procedure concorsuali.


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