Hong Kong: Nuove Modifiche sulla Politica Fiscale
2023-01-19

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Hong Kong è una delle migliori giurisdizioni asiatiche per le società internazionali che gestiscono beni e investimenti nell'area. La città è geograficamente ben posizionata, efficiente dal punto di vista fiscale, ospita uno dei più grandi centri finanziari del mondo, ha una solida struttura legale e fa affidamento su una forza lavoro qualificata.


Alla fine del 2021, Hong Kong è stata inclusa nella "lista grigia" dell'Unione Europea, come giurisdizione non cooperativa ai fini fiscali, a causa della mancata tassazione dei redditi passivi provenienti dall’estero. Attualmente, insieme ad Hong Kong, anche Malesia, Uruguay, Costa Rica e Qatar sono inclusi nella "lista grigia", in attesa di un adeguamento della loro normativa fiscale.


Da un'ampia prospettiva, l'Unione Europea (UE) ritiene che alcuni aspetti del sistema fiscale territoriale di Hong Kong possano facilitare l'elusione fiscale o altre pratiche fiscali considerate dannose. In particolare, è stato osservato che le società prive di attività economica sostanziale a Hong Kong, non soggette a tassazione in relazione a determinati redditi passivi di origine estera, potrebbero portare a situazioni di "doppia non imposizione" o meglio dire  doppia assenza di imposizione fiscale.


L'UE ha monitorato attentamente la situazione e ha considerato la possibilità di inserire Hong Kong nella Lista Nera qualora gli aspetti dannosi individuati del suo sistema fiscale non fossero stati modificati entro la fine del 2022. In caso di inserimento nella lista nera, le conseguenze potrebbero essere significative per Hong Kong; ad esempio, indeducibilità dei versamenti effettuati, aumento delle ritenute d'acconto, tassazione dei dividendi e sanzioni amministrative.


  • Evitare la lista nera dell'UE


Per porre rimedio a tali circostanze, il Governo di Hong Kong ha recentemente pubblicato una pagina di consultazione ai sensi dell'Inland Revenue Ordinance (cap. 112) che modifica il regime di "Esenzione dal Reddito di Origine Estera" o "Foreign Sourced Income Exemption" (FSIE) per quel che riguarda il reddito passivo. Il disegno di legge è stato presentato al Consiglio Legislativo a fine Ottobre 2022 e il nuovo regime è entrato in vigore dal 1° Gennaio 2023.


In base al nuovo regime, i quattro tipi di reddito passivo (vale a dire dividendi, interessi, royalties e plusvalenze) percepiti a Hong Kong da una Multinazionale (MNE) saranno considerati imponibili e soggetti all'Imposta sugli Utili di Hong Kong (con un aliquota ordinaria del 16,5%).


In base al regime precedente, solo il reddito proveniente da Hong Kong sarebbe stato soggetto all'imposta sugli utili a Hong Kong, mentre i redditi passivi offshore come dividendi, guadagni relativi ad azioni e partecipazioni, interessi attivi e interessi da proprietà intellettuale, sarebbero stati esenti dall'imposta sugli utili.


Molti gruppi multinazionali stranieri utilizzano holding intermedie a Hong Kong come tramite utile per detenere partecipazioni in filiali cinesi o altre filiali asiatiche; tuttavia, con l'attuazione del nuovo regime FSIE, ci sarà sicuramente un carico fiscale più elevato per le holding con sede a Hong Kong, e come risultato la regione verrà considerata più cooperativa nei confronti delle autorità fiscali di tutto il mondo.


  • Casi di esenzione


A seguito del rilascio della pagina di consultazione ai sensi della Inland Revenue Ordinance (Cap. 112) presentata al Consiglio Legislativo alla fine di ottobre 2022, il regime di "Esenzione dal reddito da fonte estera" (FSIE) per il reddito passivo ha subito importanti modifiche dal 1 Gennaio 2023. Il nuovo FSIE si applica alle società di Hong Kong che ricevono reddito passivo da fonti diverse da quelle derivate a livello domestico. Tali guadagni passivi verranno ora regolarmente tassati a meno che non rientrino in una delle tre principali esclusioni previste dal suddetto regime fiscale:


• Esenzione di dividendi, plusvalenze e interessi per sostanza economica,

• Esenzione di dividendi e plusvalenze per partecipazione, 

• Esenzione delle royalties per collegamento o nesso.


Queste nuove regole sul reddito passivo verranno anche applicate a regimi speciali come i Centri di Tesoreria Aziendale Qualificati. I contribuenti individuali, le imprese locali senza attività al di fuori di Hong Kong e le organizzazioni locali saranno esclusi dall'ambito di applicazione del nuovo regime.


I redditi offshore non IP (Proprietà Intellettuale), come interessi, dividendi e utili da cessione, rimarranno esentati dall'imposta sugli utili di Hong Kong se la società è in grado di dimostrare sufficiente "sostanza economica" nella regione. In generale, ciò implicherà:


I. L’esistenza di un ufficio fisico,

II. L’assunzione di un certo numero di dipendenti, e

III. La presenza di un volume di spese operative all'interno di Hong Kong.


Poiché non è definita alcuna soglia minima, ogni situazione verrà valutata caso per caso, a seconda del tipo di attività che origina tale reddito passivo. Il legislatore consente anche l’affidamento di alcune attività economiche a terzi purché il contribuente sia in grado di dimostrare un adeguato monitoraggio di tali attività svolte a Hong Kong.


I dividendi offshore e le plusvalenze saranno esentati dall'imposta sugli utili di Hong Kong, laddove:


a) L’investitore sia un residente di Hong Kong o un non residente con residenza permanente a Hong Kong;

b) L'investitore detenga almeno il 5% delle azioni delle partecipate dalle quali ha origine il reddito passivo; 

c) Non più del 50% del reddito proveniente da queste partecipate sia composto da reddito passivo. 


L’ultimo tipo di esenzione si riferisce ai redditi provenienti da brevetti o da altri diritti di proprietà intellettuale: esiste un requisito di nesso per valutare la misura in cui tali redditi sarebbero esenti dall'imposta sugli utili. In sostanza, una porzione specifica del reddito ottenuto da proprietà intellettuale potrebbe essere esclusa dall'imposta sugli utili, e tale importo verrà indicato come "parte esclusa". 


Il requisito del nesso è un approccio diretto dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo sviluppo economico ( OECD ), che è un forum internazionale unico in cui i governi di 37 democrazie collaborano per sviluppare standard politici aventi l’obbiettivo di promuovere una crescita economica sostenibile.


Di conseguenza, è fondamentale per tutti i gruppi multinazionali stranieri che hanno sub-holding a Hong Kong assicurarsi che vengano soddisfatti i requisiti per beneficiare dell'esenzione fiscale sui redditi passivi generati al di fuori della giurisdizione di Hong Kong, o altrimenti, su tali redditi graverà una imposta con un'aliquota fino al 16,5%.


Suggeriamo ai clienti che hanno holding intermedie a Hong Kong di fare attenzione ai nuovi requisiti e di esaminare le potenziali conseguenze a livello locale dovute all'implementazione del nuovo regime.


In PHC Advisory siamo sempre aggiornati sulle nuove policy e sui cambiamenti più recenti riguardanti i paesi asiatici. Inviaci una mail a info@phcadvisory.com per saperne di più sui servizi adatti a te e alla tua azienda.


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