Nel secondo trimestre del 2024, il panorama dei prezzi di trasferimento in Asia stava subendo cambiamenti significativi, segnalando una nuova era di complessità e opportunità per le imprese multinazionali (MNE). Il quadro normativo di mercati cruciali come la Malesia, Singapore e di importanti organismi internazionali come l'OCSE è diventato più complesso, presentando sfide e strade da percorrere per le aziende. Parallelamente a questi cambiamenti nella politica fiscale, il mercato asiatico è stato fluttuante, con alcune regioni in piena espansione e altre che hanno faticato a tenere il passo.
In Malesia, l'Agenzia delle Entrate (IRB) ha introdotto nuove linee guida per gli accordi di anticipazione dei prezzi (APA) il 2 aprile 2024. Queste linee guida hanno profondamente ridisegnato il panorama esistente degli APA. Le norme, che hanno fatto seguito alla pubblicazione delle Regole sull'Imposta sul Reddito (Accordi Preventivi sui Prezzi di Trasferimento) 2023, hanno stabilito criteri di ammissibilità più severi, spingendo le imprese a soddisfare soglie di fatturato e di transazioni più elevate prima di poter presentare domanda di APA. Si tratta di una mossa calcolata dal governo malese per dare priorità alle transazioni più significative da sottoporre a controllo. Affinché un'azienda possa prendere in considerazione la possibilità di presentare domanda, i suoi ricavi dalle transazioni coperte devono superare i 100 milioni di RM, un cambiamento rispetto ai precedenti criteri basati sul fatturato. Gli aggiornamenti non si sono fermati qui: le linee guida hanno introdotto soglie specifiche per le vendite, gli acquisti e l'assistenza finanziaria, assicurando che solo le transazioni con un valore monetario sostanziale sarebbero state prese in considerazione.
Dietro le quinte, le aziende hanno cominciato a prendere atto di queste modifiche. Le grandi imprese che operano a livello transfrontaliero e che gestiscono transazioni complesse tra affiliate hanno subito colto il messaggio. Le nuove regole imponevano loro di rivalutare l'ammissibilità agli APA e di garantire che i loro margini operativi rimanessero entro limiti accettabili. Secondo le nuove linee guida, le imprese potrebbero subire una riduzione dei margini del 3% nell'arco di cinque anni, se non si verificano cambiamenti significativi nei loro modelli di business. Tuttavia, le aziende che affrontano cambiamenti funzionali rilevanti potrebbero essere sottoposte a un esame più rigido, con una riduzione dei margini del 5% o più, a meno che non siano giustificate in modo adeguato.
Altrove nella regione, Singapore ha iniziato a rivedere le sue politiche sui prezzi di trasferimento. L'Agenzia delle Entrate di Singapore (IRAS) ha pubblicato la settima edizione delle sue Linee Guida sui Prezzi di Trasferimento (TPG) nel giugno 2024. Per molte aziende, questo aggiornamento ha rappresentato un equilibrio tra l'alleggerimento degli oneri di conformità e la garanzia del rispetto delle migliori pratiche internazionali. Le nuove linee guida di Singapore hanno introdotto esenzioni per i prestiti nazionali con parti correlate, consentendo alle imprese di evitare alcuni degli onerosi requisiti di documentazione, a condizione che soddisfino determinati criteri. Inoltre, le linee guida hanno fornito maggiore chiarezza sulla determinazione dei tassi di interesse sui prestiti, passando dagli ormai obsoleti Tassi interbancari offerti (IBOR) a più affidabili tassi privi di rischio (RFR).
Per molte multinazionali operanti a Singapore, questo cambiamento è stato accolto con favore. Le regole semplificate sulla documentazione dei prezzi di trasferimento (TPD) hanno consentito alle aziende di concentrarsi sugli aspetti essenziali, senza essere eccessivamente appesantite da scartoffie burocratiche. Tuttavia, è evidente che le imprese devono ancora procedere con cautela. Le sanzioni per la non conformità rimangono severe, con multe che possono arrivare fino a 10.000 dollari di Singapore, ricordando alle aziende che il rispetto degli obblighi sui prezzi di trasferimento non è un compito da sottovalutare.
Nel frattempo, l'OCSE, organizzazione internazionale di riferimento per le politiche fiscali, ha rilasciato aggiornamenti cruciali nel maggio 2024. Le nuove linee guida sull'applicazione della rendicontazione Paese per Paese (CbC) hanno chiarito il trattamento dei dividendi nel contesto della rendicontazione dei profitti e delle perdite, con l'obiettivo di creare coerenza tra le varie giurisdizioni. A partire dal gennaio 2025, i dividendi pagati tra entità del gruppo non saranno più inclusi nell'utile prima delle imposte nella giurisdizione del beneficiario, a condizione che siano riconosciuti come dividendi nella giurisdizione del pagatore. Questo cambiamento è stato progettato per fornire alle multinazionali un riflesso più chiaro e accurato degli utili operativi, riducendo le incongruenze nelle modalità di rendicontazione.
Inoltre, l'OCSE ha pubblicato la guida definitiva sull'Importo B del Primo Pilastro, che ha semplificato l'applicazione del principio di libera concorrenza per le attività di marketing e distribuzione di base. L'Importo B ha fissato un rendimento fisso sulle vendite, compreso tra l'1,5% e il 5,5%, rendendo più agevole per le aziende impegnate nella distribuzione all'ingrosso assicurare la conformità alle norme sui prezzi di trasferimento. Anche questo cambiamento è stato accolto con favore dalle imprese, poiché garantisce maggiore certezza nella gestione delle loro passività fiscali in diverse giurisdizioni.
Mentre i cambiamenti normativi prendevano forma, il sentimento del mercato asiatico ha fornito un quadro contrastante. In India, l'ottimismo era tangibile. I volumi di locazione nelle principali città sono rimasti robusti, alimentati dal fiorente settore dell'outsourcing e dell'offshoring. L'assorbimento lordo di spazi nel 2023 ha raggiunto i 64 milioni di metri quadrati, una cifra non lontana dai livelli record del 2019. Il grande bacino di talenti dell'India ha continuato a essere un importante motore di crescita, dando fiducia alle aziende che la traiettoria positiva sarebbe proseguita anche nel 2024.
Al contrario, la Cina continentale ha dipinto un quadro più cupo. Nonostante un aumento delle richieste di informazioni e delle ispezioni in loco nella prima metà del 2024, il sentimento del mercato a livello nazionale è rimasto debole. Le aziende in Cina si sono concentrate principalmente sulla riduzione dei costi piuttosto che sull'espansione. Molti occupanti hanno cercato di ridurre lo spazio nei loro uffici o di trasferirsi in edifici con affitti più bassi, riflettendo un approccio più cauto in un contesto economico incerto.
In Corea, la situazione era altrettanto difficile. La domanda di spazi per uffici si è indebolita rispetto ai sei mesi precedenti, a causa dell'aumento dei costi degli affitti e delle elevate spese in conto capitale per i trasferimenti e gli allestimenti. Molti locatari hanno preferito rinnovare i loro contratti di locazione piuttosto che trasferirsi, ma le trattative per i rinnovi si sono allungate a causa del crescente divario tra le aspettative dei proprietari e quelle degli affittuari.
Con il continuo evolversi delle normative sui prezzi di trasferimento in Asia e le fluttuazioni dei mercati, le aziende devono affrontare la sfida di adattarsi a nuove regole, mantenendo al contempo la loro competitività in un ambiente in rapida evoluzione. La storia del secondo trimestre del 2024 è una storia di complessità, opportunità e necessità di adattamento in un panorama in cui le forze normative e di mercato svolgono un ruolo sempre più determinante nelle decisioni aziendali.
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