Nel 2025, la Cina ha introdotto una nuova politica fiscale per incentivare ulteriormente le imprese con investimenti esteri a reinvestire i propri profitti in progetti domestici. Questa politica è stata emessa congiuntamente dal Ministero delle Finanze, dall'Amministrazione Statale delle Tasse e dal Ministero del Commercio, ed è stata annunciata con il numero di comunicato Annuncio N. 2 del 2025. È entrata in vigore il 1° gennaio 2025 e sarà valida fino al 31 dicembre 2028. Piuttosto che sostituire la politica fiscale differita del 2018, la nuova politica si basa sul quadro esistente, offrendo un ambiente fiscale più favorevole per gli investimenti esteri in Cina.
Contenuto Principale della Politica
Secondo l'Annuncio N. 2 del 2025, gli investitori esteri che reinvestono i profitti, distribuiti da imprese residenti in Cina, in progetti domestici qualificati durante il periodo dal 2025 al 2028, possono ottenere un credito d'imposta del 10% sull'importo reinvestito. Questo credito d’imposta può essere utilizzato per compensare l'imposta sul reddito delle società dovuta dall'investitore estero nell'anno in corso. Se il credito non viene completamente utilizzato nell'anno corrente, può essere riportato negli anni futuri fino a quando non sarà esaurito.
Per beneficiare di questa politica di credito d’imposta, gli investitori esteri devono soddisfare contemporaneamente le seguenti condizioni:
Il reinvestimento deve essere effettuato in progetti che rispettano le leggi, i regolamenti e le politiche industriali cinesi.
L'investitore deve mantenere gli asset reinvestiti per almeno cinque anni; in caso contrario, il credito d'imposta sarà ridotto proporzionalmente.
Il credito d'imposta si applica solo alle imposte dovute sui redditi provenientidalla Cina, come dividendi, interessi e royalties, ottenuti dopo il completamento del reinvestimento.
Se esiste un trattato fiscale tra la Cina e il paese d'origine dell'investitore, e il trattato prevede un'aliquota inferiore al 10% per le imposte sui dividendi, il limite del credito d'imposta sarà calcolato in base all'aliquota prevista dal trattato. Ad esempio, se l'aliquota del trattato è del 5%, il credito d'imposta effettivo disponibile per l'investitore sarà limitato al 5%.
Modifiche della Politica e Vantaggi
Rispetto alla politica fiscale differita del 2018, la politica del credito d'imposta del 2025 ha introdotto le seguenti ottimizzazioni e ampliamenti:
Meccanismo di Incentivazione Fiscale: La politica del 2018 differiva il pagamento della tassa di ritenuta sui dividendi del 10%, mentre la politica del 2025 fornisce un credito d'imposta permanente, ottenendo una riduzione assoluta dell'onere fiscale.
Ambito di Applicazione: La politica del 2018 aveva già esteso il suo ambito a tutti i progetti di investimento estero non proibiti e ai settori non vietati. La politica del 2025 chiarisce ulteriormente le condizioni specifiche e le procedure operative per l'applicazione dei crediti d'imposta su questa base.
Sostenibilità della Politica: La politica del 2025 consente che i crediti d'imposta non utilizzati possano essere riportati a tempo indeterminato, supportando gli investimenti strategici a lungo termine.
Considerazioni Pratiche
Nonostante i significativi vantaggi fiscali offerti dalla nuova politica, ci sono diverse questioni pratiche che necessitano di attenzione:
Ritiro Anticipato dell'Investimento: Se un investitore ritira gli asset reinvestiti prima dei cinque anni, il credito d'imposta sarà ridotto proporzionalmente. Il metodo di calcolo specifico per questa riduzione richiede ulteriori chiarimenti.
Reinvestimento Parziale: Se un investitore estero reinveste solo una parte dei profitti distribuiti e rimette il resto, come godere proporzionalmente del credito d'imposta e come tassare la parte non reinvestita sono questioni che richiedono ulteriori indicazioni.
Conclusioni
La politica del credito d'imposta del 2025 si basa sulla politica del 2018, offrendo un ambiente fiscale più favorevole per gli investimenti esteri e incentivando gli investimenti a lungo termine in Cina. Per le imprese che soddisfano le condizioni e hanno piani di reinvestimento, è consigliabile valutare la propria situazione in combinazione con la distribuzione dei profitti e la pianificazione degli investimenti. In questo modo, potranno massimizzare l’efficienza dell’utilizzo del capitale all’interno del quadro legale e normativo. Ciò non solo comporta una riduzione degli oneri fiscali correnti, ma dimostra anche l'attrattività e la fiducia nello sviluppo a lungo termine della Cina.
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